Penso siano gare che passeranno allo storia per diversi motivi. A partire da quello di essere state organizzate in zona rossa e di aver tenuto tenacemente la volontà di organizzare questo evento di caratura internazionale, quando tutti gli altri organizzatori in Europa hanno rinunciato (Portoghesi, Spagnoli, Sloveni, etc).
In secondo luogo abbiamo assistito ad un passaggio generazionale a livello agonistico nell’Elite italiana: Caterina Dallera e Annarita Scalzotto hanno dimostrato di essere il futuro, unitamente a Giulia Dissette e Anna Pradel, di essere la nuova generazione agonistica femminile. Tra i maschi la conferma della crescita costante di Riccardo Scalet, oramai pronto per competere per le medaglie in qualsiasi competizione internazionale. Poi ogni gara è una storia a sé. Peccato l’occasione sprecata di qualche nostro Junior importante di confrontarsi in elite.
Abbiamo assistito ad un cambio generazionale tecnico: Aaron Gaio alla sua prima esperienza di IOF event advisor, due giovani tecnici con già importanti esperienze internazionale sulle spalle, come Stefano Raus e Tommaso Scalet. Paride Grava alle partenze, Anna Giovanelli all’elaborazioni dati, ed altri. Il futuro della nostro movimento orientistico passa da loro. Dopo 15 anni di MOC training camp, ed aver avuto head coach esperti del calibro di Jaroslav Kacmarcick, Janne Salmi ed Emil Wingstetd, quest’Hanno l’head coach è stato Tommaso Scalet, orgogliosi del suo operato. Prova brillantemente superata.
Sicuramente le restrizioni imposte dal Covid, ma in particolare la variazione costante dei colori di pericolosità delle regioni. Per cui l’ultima settimana ci siamo trovati ad essere in zona rossa. E tutto questo ha comportato un continuo riadattamento della progettazione organizzativa, sia tecnica (percorsi di gara), sia logistica (parcheggi e arena gara), sia di sicurezza, per adeguarci alle varie disposizioni sugli assembramenti e protocolli sportivi in essere.
A mente fredda molta, perche tanti sono stati gli apprezzamenti ed i ringraziamenti dei partecipanti, in particolare dagli atleti di vertice provenienti dall’estero, per aver permesso di ritrovare il feeling con le competizioni. Quindi posso dire una vittoria organizzativa di prestigio per aver dato un segnale di ripartenza agonistica a livello internazionale per la nostra Federazione, per il movimento sportivo e per i giovani agonisti da molto tempo senza competizioni. Una Vittoria di squadra, da condividere con istituzioni, partner privati, sponsor e con il nostro team organizzativo caratterizzato da grande tenacia.
In piena gara a Lonigo, il gruppo elettrogeno che alimentava i computer e l’arco gonfiabile e andato in panne. Grazie al provvidenziale intervento della protezione civile leonicena, abbiamo sostituito il gruppo elettrogeno senza che i concorrenti se ne accorgessero….
Speriamo presto di tornare a correre tra boschi e prati in piena libertà, sprigionando tutta la voglia di vivere che abbiamo dentro di noi.
PWT ITALIA Press Office