JUKOLA 2024 PWT Italia
Chiunque abbia provato almeno una volta l’orienteering sa cos’è la Jukola: il più grande evento di orienteering a staffetta al mondo.
Ha alle spalle più di 50 anni di esperienza organizzativa, la prima Jukola essendo stata disputata nel 1949. Ogni anno la gara si tiene nei giorni tra il 13 e il 19 giugno, in Finlandia, e conta la partecipazione di circa 17.000 – 20.000 concorrenti, a cui si devono aggiungere gli organizzatori (intorno ai 1.500), e poi pubblico e ospiti invitati, che si stima siano almeno tanti quanti i concorrenti. Un totale di circa 35.000 persone: sono numeri enormi se si pensa che la Finlandia ha una densità demografica molto bassa – 16 abitanti per km quadrato, contro i 195 italiani – e l’orienteering è uno sport (relativamente) di nicchia per il resto d’Europa.
La gara funziona in questo modo. Le squadre sono formate da sette atleti, di solito uomini ma non necessariamente, che corrono ognuno la rispettiva tratta, uno dopo l’altro. La gara inizia alle 23 – sì, è durante la notte – e termina quando l’ultimo concorrente finisce la sua gara, di solito attorno alle 5-6 di mattina. Come si sa, in Finlandia nei mesi estivi il sole non tramonta mai, se non per qualche ora; per gli spettatori è oltremodo entusiasmante assistere alla partenza dei primi frazionisti al tramonto, seguirli durante la notte tra un riposino e l’altro (non si dorme mai veramente), e vedere arrivare la prima squadra la mattina dopo. Spesso si menziona la Jukola sottintendendo anche un’altra staffetta, detta Venla, non meno importante della prima; è la staffetta femminile, corsa durante il giorno, prima della Jukola. Nella Venla le squadre partecipanti sono composte da cinque atlete, necessariamente donne questa volta.
I nomi Jukola e Venla fanno parte della tradizione popolare finlandese. L’idea stessa dell’evento è da ricondursi, infatti, alla storia di un romanzo di Aleksis Kivi, autore nazionale, del 1870: I sette fratelli (Seitsemän veljestä) – è il primo libro pubblicato in lingua finlandese (fino a quel momento si leggeva solo in svedese).
La storia è più o meno questa. Il libro parla di sette fratelli che crescono in una fattoria, chiamata “Jukola”. Rifiutano in tutti i modi l’inserimento nella società, cacciandosi spesso nei guai e rifiutandosi di imparare a leggere e scrivere. Tutti e sette sono interessati a una ragazza del villaggio, Venla, ma la madre, a causa della loro reputazione, impedisce loro di avvicinarsi a lei. Frustrati e stanchi di quella vita, vendono la loro proprietà Jukola e si ritirano nella natura selvaggia per costruire una nuova casa, ma devono affrontare numerosi ostacoli, tra cui l’incendio della casa e l’inseguimento da parte di alcuni tori. Queste sfide insegnano loro tanto, e segnano una svolta nella loro vita. I fratelli lavorano duramente per ripagare i debiti accumulati, e gradualmente tentano di reintegrarsi nella società. Recuperano Jukola, organizzano una festa per riconciliarsi con la gente del posto, e il fratello maggiore, Juhani, ottiene il permesso di chiedere a Venla di sposarlo. Col tempo, tutti i fratelli diventano cittadini onesti.
La staffetta Jukola, in sostanza, vuole essere una replica di ciò che accade nel romanzo. La favola dei Sette fratelli è parte della tradizione popolare comune in tutta la Finlandia, così come la staffetta stessa della Jukola. La cosa curiosa è che gran parte dei corridori non fa orienteering; molte aziende scandinave, infatti, promuovono questo evento tra i dipendenti e pagano loro la quota d’iscrizione: diventa, quindi, un vero e proprio team-building, che serve ai gruppi di lavoratori per staccare dalla solita routine, mettersi in gioco, e stringere tra sé un rapporto più umano che porti serenità e beneficio anche una volta tornati in ufficio. È un’idea geniale.
Alle spalle di ogni edizione della Jukola ci sono anni e anni di preparazione, ogni cosa deve essere curata nel minimo dettaglio, e molte delle infrastrutture presenti nell’arena sono costruite apposta per l’evento. Porta beneficio economico non solo al comitato organizzatore, ma anche a tutto ciò che sta attorno all’evento stesso: il comune, le attività di ristorazione, tutti gli sponsor.
Questo sotto è un esempio di come è organizzato il centro gara. L’edizione di quest’anno, in particolare, si è disputata in un vecchio aeroporto militare. Anche l’Esercito, infatti, è coinvolto nell’organizzazione.
Come è percepita la Jukola dai locals
Organizzare, partecipare e soprattutto ottenere un buon risultato a questo evento è diventato, per i finlandesi, quasi una questione di onore: «Direi che Jukola è la staffetta più importante per i finlandesi. Alcuni ritengono che sia più importante dei Campionati del Mondo, ma per la maggior parte è sicuramente la gara più sentita dopo i Campionati del Mondo e le Coppe del Mondo. Per i club finlandesi è molto importante e per questo ci prepariamo molto bene: andiamo anni prima nei terreni rilevanti per allenarci.», dice Hanne Hilo, orientista ventiduenne della Finlandia, parte della squadra nazionale.
Promuovere i nostri eventi e far emergere i nostri sponsor è tra i motivi che ci ha portato alla Jukola. Si può paragonarla a una sorta di grande fiera dell’orienteering; nell’arena installata per l’evento c’è un’area riservata appositamente agli stand espositivi, che promuovono la propria attività e i propri eventi. Tra questi c’era anche il gazebo del Park World Tour Italia, con i suoi atleti e team manager, e con riserve di volantini, roll-up e formaggio Piave ad accompagnare le chiacchere con tutte le persone che si fermavano per chiedere informazioni. Gli eventi del PWT hanno una fama molto positiva soprattutto in Scandinavia: il sole, il buon cibo, i sorrisi e i posti meravigliosi sono degli ottimi motivi per provare l’orienteering in un posto come l’Italia, il tutto supportato dalla buona qualità organizzativa degli allenamenti e gare che mettiamo in piedi.
La “nostra” Jukola
Noi del PWT Italia partecipiamo alla Venla come squadra dall’anno scorso, anche se molti dei nostri atleti hanno preso parte alla staffetta già in passato, con i propri team scandinavi. Quest’anno, dati i vari impegni di ognuno, la trasferta è durata pochissimo: partiti da Bergamo la sera di venerdì 14 giugno, siamo rientrati in Italia la mattina della domenica; una toccata e fuga di poco meno di 30 ore. Nonostante il lungo viaggio e i vari spostamenti per raggiungere il luogo dell’evento, lo stress per arrivare in tempo e le pochissime ore di sonno, ci tenevamo comunque a partecipare e a portare visibilità al nostro team e agli eventi che abbiamo pianificato per i prossimi anni.
Il PWT Italia ha iscritto una squadra alla gara Venla, che, come detto sopra, viene corsa durante il giorno e alla quale possono partecipare solo donne. Caterina Dallera, Annarita Scalzotto, Giulia Dissette e Jessica Lucchetta: i nomi delle quattro ragazze che si sono messe in gioco nei terreni finlandesi, assieme ad altre 1400 squadre. La squadra ha goduto del supporto del team manager Gabriele Viale, affiancato dall’immancabile Mauro Gazzerro, presidente FISO Veneto.
Correre sui terreni finlandesi, e qui tutti concordano, è una delle esperienze più stimolanti e allo stesso tempo impegnative per un’orientista, data la conformazione del terreno molto particolare e diversa da quella a cui siamo normalmente abituati. Questo aggiunto al fatto che nel bosco c’era una fiumana di atleti infinita (nel senso che proprio non potevi trovarti solo in bosco), corritrici più o meno veloci, di tutte le età e di tutti i livelli, dalle principianti alle élite di classe mondiale. È un’esperienza unica, che va al di là dell’orienteering che siamo soliti provare. Correre il più velocemente possibile in un bosco sconosciuto, a cercare dei punti nascosti chissà dove, continuamente sotto pressione e costretti a non fermarsi mai per non intralciare il flusso di persone in cui ci si ritrova immersi. È caotico ed entusiasmante quanto sembra.
Le atlete del PWT Italia hanno concluso la gara al 208esimo posto (su 1400 squadre), un risultato non da poco, ma che puntano sicuramente a migliorare in un futuro prossimo.
La Jukola in Finlandia è uno dei pochi eventi che ci promettiamo di onorare ogni anno. Ci diamo quindi l’appuntamento all’edizione della Jukola 2025, a Mikkeli. Stay tuned!