WOC 2023 – Il racconto di Sebastian Inderst

1 ago 2023 - Elite Team


Il mondiale 2023 in Svizzera era nel mio mirino da molto tempo. Sapendo che il terreno mi si addiceva particolarmente, avevo deciso di cercar di puntare il tutto per tutto su questo appuntamento, e vedere fino a dove potevo arrivare. Questi alcuni dei cambiamenti messi in atto:

  • Riducendo il lavoro al 50% ho avuto modo di migliorare il recupero tra le sessioni di allenamento, e avuto tempo a sufficienza per preparare ed in seguito analizzare gli allenamenti
  • Lavorare con una psicologa sportiva è stata sicuramente un’altra grande svolta! Ho imparato a gestire al meglio le mie emozioni (sia in campo che fuori) per riuscire a sfruttare al meglio il mio potenziale
  • Mi sono abituato ad assumere energia prima e durante le gare, testando una miriade di carbogel e scegliendo quelli che si adattavano meglio ai miei bisogni. Così facendo sono finalmente riuscito a rompere il trend degli scorsi anni dove spesso ho avuto problemi intestinali sulle prove più lunghe, arrivando ora a tagliare la linea del traguardo con un ritmo ancora decente

Dopo 3 settimane di allenamento in altura da mia nonna in Engadina era giunta l’ora di trasferirsi a Flims per l’evento iridato che avevo aspettato da anni! Questa volta l’organizzazione era davvero speciale, e penso che a tutti gli atleti rimarrà un ricordo molto positivo. Mi è piaciuta particolarmente l’offerta a tutte le squadre di alloggiare nello stesso luogo, andando così a creare una sorta di villaggio atleti, un po’ come a un’olimpiade (anche se ovviamente su scala molto più piccola). Con la squadra italiana eravamo in 10 (7 atleti, 2 allenatori e 1 massaggiatore), suddivisi su 2 appartamenti molto spaziosi, con tanto di cucina dove potevamo preparare i nostri pasti.

Il programma di gare prevedeva la qualifica middle il mercoledì, la long il giovedì, la finale middle il sabato e la staffetta domenica. Nei primi giorni della settimana, dunque, ognuno aveva un programma un po’ personalizzato per finalizzare al meglio la forma. Personalmente correvo la long e la staffetta, e quindi lunedì ho fatto ancora il model event della long (che ripido!), oltre a un paio di corsette corte ma sostenute, e qualche allungo in salita. In questo modo riesco ad avere le gambe riposate, ma al contempo ancora abituate a correre veloce e pronte a dare il massimo.

Finalmente è arrivato il giorno, oggi si corre la long! La giornata inizia con una bella colazione, e poco dopo mi avvio a prendere la funivia che ci porta a Crap Sogn Gion, a 2200mslm, dove c’è la quarantena, che chiude già alle 9.00 dato che poi cominciano a partire i primi concorrenti. In quarantena c’è un po’ di tutto, chi dorme, chi chiacchiera, chi gioca, chi ascolta musica, chi legge, chi fa esercizi, chi fa gli uncinetti, e chi più ne ha più ne metta…dopo 3h comincio a fare riscaldamento come sono abituato, andando a dare un’occhiata anche alle poche zone interessanti nella nostra warm-up map. Sento la tensione, ma so che è normale. Ho il mio piano, e so cosa devo fare. Dipende solo da me. Basta che mi attengo al piano, ed andrà tutto bene, mi dico. Ricevo il GPS, descrizione punti, clear e check, ed eccomi davanti alla mia carta, pronto a partire!

 

FLIMS-LAAX/SWITZERLAND, 13.07.2023 – Sebastian Inderst, ITA, captured during the Long Distance Final at the World Orienteering Championship 2023 in Flims Laax / Switzerland. copyright by steineggerpix.com + woc 2023 / photo Remy Steinegger

Parto subito offensivo, con un alto ritmo di lettura, vedo che già il primo punto è delicato, occorre avere un piano chiaro, e rallento anche un paio di volte per chiarirmi le idee. Ma è tempo ben investito, e il ritmo imposto è comunque alto. Arrivando perfetto al primo punto la fiducia si rafforza, e si continua. Vedo che il percorso è molto simile a quanto avevamo ipotizzato. Sulla prima scelta lunga comincio a sentire la fatica. È normale, mi dico, e mi piace far fatica! Piano piano comincio a recuperare alcuni atleti partiti davanti a me, e questo mi dà ulteriore fiducia. Un punto dopo l’altro, e continuo a riuscire ad attenermi al mio piano e correre lucido. Qualche indecisione qui e lì, ma nulla di che. Verso la fine del percorso sulla prima carta (avevamo un cambio carta) c’è una farfalla, e qui commetto un primo errore. Un errore parallelo, e la roccetta col punto non è dove mi aspetto. Scendo ancora un pelo per cercar di rilocalizzarmi, ed ecco su lì il punto. Errore da 1’30”. Fa niente, ora mi concentro sul resto della gara, a questo ci penserò dopo. Riesco subito a ritrovare il flow e riparto bene. In prossimità del cambio carta ho controllato l’orologio: 80’ di gara, o sto facendo un garone, o il tracciatore ha sbagliato i tempi di gara, dato che dopo il cambio mi aspettavo giusto ancora 3 punti di trasferimento fino all’arena. Ma è qui che mi sbagliavo! Ricevuta la nuova carta ecco ancora un gran pezzo di gara, uff! Però via, tieni duro! Subito c’è una scelta, e opto per andar dritto. Questa si rileva però una scelta pessima, dato che la salita che mi ritrovo di fronte è davvero ripida. Qui perdo nuovamente 1’30”, e soprattutto dell’energia preziosa. Ma ormai non manca più molto. Ancora un gran trattone a tornare, che faccio di nuovo dritto (ma questa volta è la scelta giusta), e poi eccomi sul canalone di arrivo. Mi sembra lunghissimo, sono molto stanco, ma grazie al tifo fantastico tengo duro fino alla fine! Arrivato sento lo speaker annunciare che sono il nuovo leader, con svariati minuti di vantaggio sul secondo, ottimo! Ho dunque l’onore di sedermi sulla leader’s chair, altro obiettivo di vita raggiunto!! Non molto più tardi però arriva il primo concorrente che mi batte, e devo lasciare il posto. Poco male, almeno posso fare un po’ di defaticamento, cambiarmi con calma, e cominciare a cercar di reintegrare le energie perse. Sento che sono stanco, ma non distrutto distrutto come già successo altre volte. Mi aspetta un gran gruppo di ragazzi lombardi e piemontesi e mi fa molto piacere vedere così tanto supporto, grazie mille!!

Atleta dopo atleta, il mio risultato finale si delinea sempre di più, e per finire è un 24imo posto, wow! Obiettivo ambizioso della top25 raggiunto!!

Nei giorni seguenti faccio giusto qualche corsetta leggera, per cercare di recuperare bene, e il giorno della staffetta effettivamente fisicamente mi sento di nuovo riposato e pronto a gareggiare!

Ricevo il delicato compito del lancio, ma sono molto motivato a dare il meglio! Ci aspetta una gara nuovamente molto fisica e al contempo pezzi molto tecnici, dove è importante stare freddi e andare sicuri. Questa volta in quarantena devo rimanerci molto poco, e in men che non si dica già mi ritrovo sulla riga di partenza. Fa molto caldo, ma è uguale per tutti, io inoltre mi sono idratato bene e rinfrescato fino all’ultimo, quindi sicuramente non è uno svantaggio rispetto agli altri concorrenti. Si parte! Inizialmente sono forse un po’ troppo rispettoso, e non ho un’ottima posizione quando giungiamo al canale stretto che ci porta al punto K. Così ho già un po’ perso il contatto coi primi. I primi punti sono tutti in salita, soffro molto, ma cerco di tenere duro! Nella discesa passo al comando del secondo gruppo. Ma poi al trattone purtroppo prendo una scelta non ottimale, e perdo tempo prezioso, e invece che avvicinarmi alla coda del primo gruppo, mi ritrovo in coda del secondo gruppo. Nuovamente lavoro sodo e con una tecnica solida mi ritrovo in testa a questo gruppo al passaggio in arena. Qui subito ancora un errorino, e ancora una volta gas a manetta per riprendere le posizioni perse, fino a dare il cambio ad Ilian! In tutto una prestazione stabile da parte mia, ma sicuramente con un po’ di margine di miglioramento. Certamente è un’esperienza importante per le staffette future! Sia Ilian che Mattia sono autori di una prova stabile, che ci porta così a un 12imo posto finale, miglior risultato italiano degli scorsi 10 anni. E questo senza il nostro top rider Riccardo, purtroppo costretto a gettare la spugna dopo l’infortunio occorso durante la finale middle… L’ambiente in arena era davvero spettacolare, con tantissimi tifosi accorsi a spronarci, magico, e grazie a tutti!!

Come sempre la settimana dei mondiali finisce con un party per tutti gli atleti, dove ogni squadra si traveste a tema. Ma ciò che succede alla festa dei WOC rimane alla festa dei WOC, quindi io vi saluto qui, e alla prossima!

Sebastian